A4. Una mozione per impegnare il Governo ad innalzare il livello di sicurezza
- Andrea Martella
- 16 nov 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 17 nov 2022

Ho depositato oggi al Senato una mozione che mette sul tavolo del Governo una serie di interventi da realizzare a breve termine per mettere un argine alla drammatica scia di incidenti e vittime lungo l’A4 tra Venezia e Trieste. Si impone un'accelerazione dei tempi di realizzazione delle opere di allargamento delle carreggiate. Basti pensare all’impatto che l’aumento del 4,4% del traffico pesante (nei primi sei mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019) e delle percorrenze di autovetture, (passate da 139 a 145 milioni di km) provocano su un’infrastruttura in cui i 24 chilometri tra San Donà di Piave e Portogruaro hanno solo due corsie per senso di marcia.
La costruzione della terza corsia è in programma da tempo, ma la sua realizzazione rimane ad oggi ancora incerta in termini finanziari e temporali, tanto che il commissario delegato ad agosto 2022 ha avviato la procedura di gara per l’affidamento dei soli lavori riguardanti dieci cavalcavia da realizzare nel tratto tra San Donà e Portogruaro.
Poiché passeranno ancora diversi anni prima del completamento della terza corsia, è necessario predisporre con urgenza un pacchetto di misure per la sicurezza. A partire dall’introduzione della safety car, passando per un aumento dei presidi di polizia stradale, incrementando i controlli e garantendo una proroga del commissariamento oltre il 31 dicembre 2022.
Con la mozione si chiede inoltre al Governo di reperire maggiori risorse, d’intesa con la Regione Veneto e gli enti locali, per migliorare le condizioni di sicurezza e fluidità del traffico sulla viabilità minore nelle aree adiacenti alle autostrade Venete.
Di rafforzare la mobilità delle merci su ferro per decongestionare il traffico e di attivarsi per un tempestivo passaggio della concessione da Autovie Venete alla nuova società Autostrade Alto Adriatico.
Non da ultimo si chiede l’impegno a stanziare, a partire dalla prossima legge di bilancio, tutte le risorse necessarie al completamento dei tratti autostradali veneti ancora a due corsie.




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