Per un Veneto in salute
- Andrea Martella
- 1 apr 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Martella: «I fondi del Pnrr in Veneto per correggere gli errori degli ultimi anni»
«Utilizzare i fondi del Pnrr e quelli messi dal governo italiano per aumentare gli organici di medici e personale sanitario, ridurre le liste di attesa e infine per assicurare a tutte le famiglie venete la copertura minima del medico di base. Per un partito come il nostro i temi del welfare non sono solo distintivi ma direi anche identitari. Garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini è un nostro dovere oltre che un obiettivo». Lo ha detto il segretario regionale del Partito democratico, Andrea Martella, chiudendo il primo forum sulla sanità del Veneto tenutosi questa mattina a Padova.
Al forum organizzato dal Partito democratico e dal gruppo S&D del Parlamento europeo, hanno partecipato medici, esperti ed esponenti politici per un’analisi e un confronto sulla situazione dei bisogni del territorio e la relativa offerta di servizi legati alla salute.
«Ci saremmo augurati che non ci volesse una pandemia per farcelo capire ma l’emergenza ha mostrato anche rispetto ad altri modelli occidentali quale sia l’importanza dell’universalismo sancito dall’articolo 32 della nostra costituzione», ha affermato il segretario. «Avere libero accesso alle cure, non dover mostrare reddito o carte di credito per potersi curare è qualcosa che assicura un principio di democrazia e libertà sostanziale».
«Quello attuale è un modello che non va, corretto anche un po' maldestramente in corsa dopo essersi accorto dei danni fatti nel passato. Abbiamo una specificità che si chiama: territorio. La territorializzazione è un principio che ci distingue da sempre. E noi come forza politica lo abbiamo ereditato da una veneta che ha dato un’impronta straordinaria a una riforma che rappresenta un caposaldo del welfare moderno: Tina Anselmi.





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