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A cinque settimane dal voto: corriamo insieme per cambiare il Veneto


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Mancano solo cinque settimane alle elezioni regionali che segneranno la fine di un ciclo lungo quindici anni e apriranno una pagina nuova per il Veneto. Dopo tre mandati consecutivi di Luca Zaia e trent’anni ininterrotti di governo del centrodestra, la nostra regione ha finalmente l’occasione di scegliere un futuro diverso. Più giusto, più moderno, più sostenibile.


Noi siamo pronti. Abbiamo il nostro candidato, Giovanni Manildo, in campo da due mesi e mezzo. Da allora ha percorso tutta la regione: oltre duecento eventi, migliaia di chilometri, mani strette, tanto ascolto, un continuo confronto. Ha incontrato amministratori, studenti, imprenditori, lavoratori, medici, volontari, famiglie. E in ogni incontro è emersa la stessa convinzione: il Veneto ha bisogno di una nuova visione, di una politica che torni a parlare con le persone, non sopra di loro.


Abbiamo costruito la coalizione più ampia e rappresentativa degli ultimi anni, frutto di un lavoro paziente e coraggioso durato più di un anno. Accanto alle forze che hanno condiviso dall’inizio il percorso – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Veneto che Vogliamo, Il Veneto Vale, +Europa, Volt, PSI, Movimento Socialista Liberale – nei giorni scorsi si sono aggiunti altri tasselli importanti: da una parte Rifondazione Comunista, dall’altra una nuova lista che unisce esperienze riformiste, socialiste e liberal-democratiche, pronte a contribuire con idee e competenze al cambiamento della nostra regione.


Abbiamo già messo in campo idee forti e proposte concrete, che Giovanni Manildo sta esponendo e condividendo in ogni incontro. Sulla sanità, l’impegno a fermare la deriva di un sistema pubblico in affanno e ad investire davvero su medici, infermieri e servizi di prossimità. Riguardo ai giovani, la promessa di affrontare il caro-affitti, garantire il diritto allo studio, sostenere il benessere mentale e creare opportunità di lavoro e di vita per fermare l’emorragia di talenti che impoverisce la nostra regione. Sull’ambiente, un piano di investimenti per l’energia pulita, la lotta all’inquinamento e la tutela del territorio.


Sul fronte della mobilità, la volontà di rilanciare e aggiornare il progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, per un Veneto connesso, sostenibile, a misura di persone e territori.


E poi casa, sicurezza sociale, cultura, lavoro, qualità della vita: i grandi temi che tengono insieme le comunità e definiscono la direzione del futuro.


Ora, finalmente, abbiamo anche il nostro sfidante: Alberto Stefani , candidato del centrodestra. Annunciato con mesi di ritardo e scelto a Roma dopo un interminabile balletto tra partiti, alla faccia della tanto sbandierata autonomia. Un candidato imposto dopo aver aspettato, bilancino in mano, l’esito prima del voto nelle Marche e poi in Calabria:l’ennesima prova di una destra stanca, divisa, interessata alla spartizione del potere più che ai problemi reali dei cittadini.


Ma noi guardiamo avanti. Abbiamo una squadra, un progetto e una grande responsabilità: offrire al Veneto un’alternativa credibile e un futuro migliore.


Per questo adesso serve lo sforzo di tutti. Dobbiamo correre, con determinazione, passione e unità. Ogni incontro, ogni iniziativa, ogni parola conta. Il Veneto ha bisogno della nostra voce, delle nostre idee, delle nostre battaglie.


Il cambiamento è possibile. Dipende da noi.

 
 
 

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