E' il fallimento della giunta. Ora un nuovo progetto urbano.
- Andrea Martella
- 19 set
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«Dal fallimento delle politiche per la sicurezza urbana a Venezia e Mestre sta emergendo all’interno del centrodestra uno stucchevole gioco dello scaricabarile».
A dirlo è il senatore del Pd Andrea Martella.
Senatore, lei parla di fallimento. Spieghi.
«Tra il sindaco Brugnaro, che punta l'indice sul Parlamento e sul Governo, e la risposta del senatore Speranzon, che lo richiama ad agire nell’ambito delle sue competenze, la verità è che, dopo tanto parlare e predicare, la destra non è stata in grado di produrre risultati utili per garantire ai cittadini vivibilità, tutele e decoro. Non basta inasprire le pene o aumentare i reati, come sta facendo il governo: serve garantire condizioni dignitose per le forze dell’ordine. Parlo di misure di rafforzamento in termini di personale e di stipendi, di risorse finanziarie e di strumenti operativi. E, contemporaneamente, operare investimenti sociali ed educativi sui territori. Al tempo stesso l’approccio esclusivamente repressivo con il quale anche Brugnaro ha pensato di risolvere i problemi della sicurezza lo ha condotto sulla strada della trascuratezza delle politiche di prevenzione, di integrazione tra interventi sociali ed educativi, e dei programmi di rigenerazione urbana e per la casa. Per dieci anni Brugnaro ha governato la città senza una visione strategica».
Ora è stato ulteriormente rafforzato il lavoro del Drop In sulle dipendenze.
«Avviene con pesante ritardo, personale ancora precario, e dopo aver smantellato per anni le politiche sociali. La sicurezza è un pilastro della coesione sociale e va garantito al pari del diritto alla salute e del diritto al lavoro. La vera sicurezza nasce dal rispetto della legalità, dal contrasto della criminalità, dal controllo del territorio e dall’affrontare le cause del disagio sociale e del degrado urbano. Non da misure spot che sanno di propaganda».
Lei nell’area di via Piave vive da anni. Problema senza soluzione o c’è speranza?
«L’area di via Piave, e non solo purtroppo, è l’emblema del fallimento delle politiche dell’amministrazione Brugnaro. Ma è anche un’area da rilanciare e da cui ripartire. Per un nuovo modello di sviluppo urbano e un nuovo patto per la sicurezza che coinvolga associazioni e cittadini».



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