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Fermata ferroviaria Venezia Mestre Olimpia


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La nuova fermata ferroviaria 'Venezia Mestre Olimpia', inaugurata oggi, è senz’altro un’opera utile e importante per la mobilità locale. Ma non si può dimenticare che questa infrastruttura arriva con oltre un decennio di ritardo e che prende vita in un contesto di progressivo abbandono del grande progetto strategico della SFMR, il sistema ferroviario metropolitano regionale.


Siamo lontani da quella rivoluzione della mobilità veneta di cui la SFMR poteva essere fulcro. Oggi, invece, ci si limita a interventi sporadici, spesso frutto di ritardi cronici e di scarsa visione strategica. Dunque bene che si rafforzi la rete del trasporto pubblico, ma ogni trionfalismo risulta sproporzionato: bisogna invece accelerare i tempi del rilancio e garantire servizi efficienti.


Quanto è stato fatto per Mestre andava realizzato almeno dieci anni fa. E anche oggi, i treni previsti per questa nuova fermata sono del tutto insufficienti. Per non parlare di quella 'gemella' della Gazzera, inaugurata anch’essa senza un servizio adeguato, e della realizzazione della stazione sul Terraglio, in località Marocco, ormai sparita dai radar: come possiamo pensare che i cittadini, in particolare i pendolari, gli studenti e gli anziani, possano essere realmente avvantaggiati se non ci sarà un generale potenziamento in tempi brevi?.


Ora è necessario che anche il Comune faccia finalmente la sua parte portando velocemente in discussione un vero Piano della Mobilità, che sappia integrare il trasporto pubblico locale con il nuovo sistema ferroviario, altrimenti rischiamo di perdere anche questa occasione.

 
 
 

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